Anur è il drago della terra, solido, statico e tranquillo come il suo elemento, egli osserva le Ere che plasmano il suo elemento e in quei mutamenti egli comprende il significato dell’esistenza. La terra è percepita come un gigantesco archivio, al di sotto di essa sono sepolte antiche civiltà e uomini illustri, da essa la vita germoglia, sopra di essa coloro che sono stati generati, vivono le loro vite e provocano eventi che mutano il corso del tempo. Essere un chierico di Anur vuol dire diventare cronista e protettore della conoscenza, i chierici di quest’ordine osservano dal di fuori i grandi eventi che plasmano le Ere delle razze. Ricercano segreti ed antiche conoscenze, preservandole gelosamente dal tempo e da coloro che vedono in esse solo una possibilità di arricchimento materiale. La conoscenza è tutto, questo è ciò che cerca un sapiente di Anur, se c’è da apprendere qualcosa, essi sono felici. Molti non comprendono i loro scopi ma si rendono della loro importanza solo quando come affrontare determinate situazioni. Seppure sono solitamente calmi e riflessivi, comunque, i sapienti sono capaci di difendersi e difendere la conoscenza e seguendo il comandamento di Anur, rammentano sempre a chi li minaccia, che “Seppur la terra resta ferma, scuotendosi può abbattere anche il castello più potente, poiché è nella terra che si trovano le sue fondamenta”. I sapienti di Anur portano un saio marrone con sul petto inciso l’emblema della pergamena, il simbolo sacro del proprio Dio, la loro arma sacra è il bastone ferrato.

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“Anur è il Drago della Conoscenza. Tu, Fedele, ricercherai la conoscenza in ogni sua forma, giusta o sbagliata che sia; diffonderai il tuo sapere a coloro che ne sono degni affinché l’ignoranza non li renda più schiavi, lo proteggerai da coloro che vogliono sfruttarlo per i propri scopi.”

Salmi

Per un chierico di Anur la preghiera è un momento di riflessione profonda, durante il quale rinforza la sua devozione al signore della conoscenza. Lo studio, la ricerca e la devozione, sono i tre pilastri sui quali si poggiano le basi dell’Ordine, in quanto, seguendo la dottrina di Anur, intelletto e coscienza, sono i doni del Drago della terra.

Sermone del saggio della pietra

O potente drago,
donatore della sapienza, 
noi invochiamo il tuo nome,
grande saggio della pietra,
la nostra suprema e più alta potenza.

Non come tuoi schiavi,
ma come tuoi debitori,
ti rendiamo solenne grazia, 
per il discernimento che hai concesso ai nostri cuori.

Dal miasma dell’ignoranza,
ci traesti in salvo,
e ci desti la più potente delle armi,
la nostra mente con un solo pensiero a dominarla.

Con ragione e conoscenza noi lottiamo,
l’uno la spada, l’altro lo scudo,
ogni ombra e quesito superiamo,
proteggendo il sapere perduto.

Per questi doni noi ti ringraziamo,
perché con essi ci tendesti la tua divina mano,
del tuo sapere ora siamo custodi,
e solo per te invochiamo le nostri lodi.

Organizazzione

I monasteri dell’ordine di Anur, sono grandi complessi in pietra, in essi si trovano aree dedicate alle attività giornaliere ed aree dedicate allo studio e alla ricerca. Ogni monastero è una città a sé, al loro interno i sapienti di Anur, sotto la guida del Patriarca, copiano i testi, custodiscono immense biblioteche, hanno laboratori alchemici e musei nei quali sono conservati artefatti ed antichi manufatti. Di regola i monasteri si trovano in aree isolate, abbastanza lontani dalle città da non essere disturbati, ma permettono ai contadini di creare piccole comunità attorno ai loro complessi. Questi ultimi vengono impiegati come forza lavoro dalle comunità e spesso nei monasteri e facile trovare dei conciatori esperti, per la creazione di pergamene, e abili rilegatori. Ma non tutti i sapienti vivono nei monasteri, coloro che si avventurano al di fuori, fanno solitamente parte di tre gruppi. I Cronisti, che vengono inviati per registrare direttamente i grandi eventi storici in corso, gli Auditori, che raccolgono leggende e usanze popolari e i Ricercatori, che si adoperano a rinvenire antichi manufatti, conoscenze e possibili aree non ancora esplorate. Per il resto, la maggior parte dei sapienti non prende parte alla vita mondana.