All’inizio della Terza era il Grande Impero dominava indiscusso su tutte le terre di Andor, la discendenza di Gyrth, i Naruvél, dominava su tutte le grandi casate, ma l’ultimo discendente della casata venne ucciso da un assassinio. Gli intrighi di corte distrussero la casata spingendo ad una guerra per la successione tremenda l’intero impero, tra le varie casate, quella che si impose sulle altre fu la casata Durmanhill.

I Durmanhill erano una famiglia dedita alla magia arcana, i più potenti maghi delle Terre di Andor della Terza Era, essi spostarono la capitale nel palazzo di Nurim la loro dimora di famiglia posta sulle sponde dell’oceano dell’opale nero ed imposero una feroce tirannia sui propri sudditi. Sotto l’impero Durmanhill, vennero svolti enormi progressi verso lo studio della magia e del flusso, potenti maghi spodestarono i Feudatari e i Condottieri che fino ad allora avevano governato sul popolo delle provincie dell’impero.

La brutalità e la barbaria lasciarono il posto alla finezza dei costumi e i castelli si trasformarono in torri arcane e palazzi, ma se la magocrazia incoraggiata dalla casata dominante era positiva dal punto di vista dei nobili e delle classi mercantili più abbienti, la popolazione viveva sotto il giogo della schiavitù. I maghi si chiudevano nei loro palazzi per seguire le loro ricerche, incuranti di carestie, guerre ed epidemie, ma pretendevano dal popolo esose tasse e sacrifici inimmaginabili. Privi della guida di un Re disposto ad ascoltarli e proteggerli, deboli dalla tremende piaghe che esperimenti incontrollati causavano in tutto l’impero a scadenze temporali, la popolazione del grande impero visse il suo periodo più buio.

Unico conforto veniva trovato nella fede dei Draghi, ma quando la casata Durmanhill vietò il culto dei Draghi, reputandosi superiori persino alle divinità, la situazione precipitò. L’editto causò la persecuzione e la messa a morte di tutti coloro che esercitavano magia non derivante dal flusso o che si consideravano ferventi fedeli del culto dei Draghi. Fu Oran Prevell, un Bramosiano della antica e potente casta dei cavalieri delle acque, che prese in pugno la situazione, nel giro di pochi mesi organizzò una resistenza nella provincia di Bramos, raccogliendo sotto la sua guida diversi sacerdoti provenienti da ogni angolo dell’impero e strinse accordi con le casate decadute a causa dell’avvento della casata Durmanhill. La rivolta si propagò rapidamente a tutte le provincie, dovunque i maghi vennero catturati e uccisi, le milizie imperiali combattute aspramente, e i simboli del potere della casata Durmanhill abbattuti.

L’impero era al collasso, ma Festwin Durmanhill, fratello dell’imperatore Otren Durmanhill, decise di effettuare una delle più corrotte e tremende azioni che colpirono le terre di Andor, con un editto, ordinò ad ogni signore ancora a loro fedele di rastrellare i goblin, dovunque i goblin vennero stanati e catturati e mentre Otren fingeva di stipulare accordi di pace con i ribelli, suo fratello riuscì a marchiare con una maledizione vincolante di schiavitù tutti i goblin che riuscì a catturare. Durante i festeggiamenti per il raggiungimento dell’accordo di pace, il palazzo di Nurim venne invaso da una armata sanguinaria di goblin infuriati che spazzarono via tutti i capi della ribellione e l’imperatore Otren, Festwin Durmanhill venne innalzato con il titolo di Tiranno della Notte, il suo esercito di goblin unito alle forze imperiali, spazzò via ogni focolaio di resistenza ed impose la legge marziale in ogni singolo e sperduto villaggio dell’impero.

Obbligati dal marchio di Festwin, i Goblin dovettero macchiarsi dei più tremendi crimini, per quaranta anni le suppliche dei Goblin rimasero inascoltate, ma un giorno venne alla luce Dertamin, “Il toccato dagli Dei”, questo Goblin fu il primo e l’unico a nascere di stirpe draconica e senza marchio, la maledizione era spezzata con la sua nascita, i Draghi stessi avevano accordato la loro benevolenza dopo oltre duemila anni ad un appartenente della stirpe degli Urkhan. Dertamin venne cresciuto in segreto ed addestrato dagli umani ai quali i suoi genitori lo avevano abbandonati, certi che se il Tiranno della Notte ne fosse venuto a conoscenza, per il piccolo non ci sarebbe stata speranza.

Dertamin divenne adepto di Wirth e un guerriero capace e carismatico, questa volta però non organizzò un esercito, raduno attorno a se dei fidati e capaci compagni con i quali aveva intenzione di spezzare per sempre il regno del terrore imposto dal Tiranno della Notte. Dopo un viaggio di due anni riusci a trovare la pietra di Kesh, quella sulla quale i Draghi diedero forma alla stirpe degli Urkhan e raccogliendone un frammento effettuò un rituale con il quale liberò dal vincolo di servitù imposto dalla maledizione, i Goblin. La sommossa questa volta parti dall’interno e l’esercito imperiale venne falcidiato, Dertamin affrontò in campo aperto il Tiranno della Notte, e nell’epica battaglia del “Pozzo delle Ombre” Festwin venne distrutto definitivamente. Durante la battaglia perse la vita Dertamin e le leggende raccontano che prima che il suo corpo potesse toccare terra, dopo aver trafitto Festwin ed esserne a sua volta trafitto, il cielo divenne fuoco, i soldati del Tiranno della Notte vennero carbonizzati da colonne di luce e fiamma e il Drago di Fuoco, Wirth, prese il corpo di Dertamin per poi sparire con un guizzo di luce accecante. Con la caduta dei Durmanhill, l’impero riattraversò un’ennesimo conflitto che vide salire al potere Alistar Dewen, della casata di Silverswan.

 

Cap. 3 – I Regni Ancestrali

Cap. 5 – L’eresia della Luce