Come è logico, anche nelle terre di Andor esiste un codice di leggi codificate per mantenere l’ordine, più che leggi bisognerebbe considerarle consuetudini che perdurano nel tempo, sono il risultato infatti della codifica dell’antica legge imperiale che tutti i regni e le città stato hanno tramutato nella propria costituzione. Ogni regno possiede giudici e avvocati pronti a giudicare e difendere imputati, come guardiani, guardie cittadine, inquisitori e chierici degli ordini pronti a vigilare affinché le leggi vengano rispettate. Le leggi si dividono in tre tipi, i crimini contro il Re, i crimini contro i Culti e i crimini contro la Società.

Nei territori del Riformato Impero valgono le stesse leggi sotto elencate, a differenza che i crimini contro il Re sono da considerarsi crimini contro l’Imperatore.

Crimini contro il Re

Falsificazione di monete

Il conio di monete false o di monete illegali è punibile con la decapitazione.

Caccia di Frodo

La caccia di frodo nelle riserve reali o dei nobili comporta l’arresto e la condanna da un anno a cinque anni nelle prigioni reali. Se recidivo, invece, è prevista la condanna a morte per decapitazione.

Usurpazione di titolo e di nascita

L’usurpazione di un titolo nobiliare è punibile da cinque anni a quindici anni di carcere.

Fedeltà

Ogni suddito è impegnato a segnalare ogni essere non morto, necromante, fedele di culti considerati illegali, creature o mostri presente nel territorio del suo signore. Questo per la sua sicurezza e affinché la giustizia divina e civile possano attivarsi a dare la caccia a tali pericoli. Pena la carcerazione per un anno, se recidivo la pena sarà pari al trattamento che riceverà la minaccia non segnalata o la decapitazione. Nei centri abitati non si può circolare con le armi in pugno, pena il sequestro o la carcerazione per un giorno. E dovere assoluto, infine, di ogni suddito, di giurare e mantenere la fedeltà al proprio Imperatore. La ribellione od il tradimento della Corona Imperiale verranno puniti con l’impiccagione. La resistenza all’arresto condanna a un giorno di prigione.

Tasse

Ogni suddito è obbligato a dare una decima al proprio signore perché egli gli garantisca protezione e giustizia, di fronte alla legge tutti sono uguali. L’evasione del Dazio è considerata alto tradimento. Le tasse sono:

– tributo signorile

– tributo per le concessioni territoriali

– tributo per le strade

– tributo per l’ edificazione

– tributo per il transito delle merci

– tributo per l’uso degli acquedotti

– tributo per il Re

– tributo sulle bevande alcoliche

– tributo per la macinazione del grano

– tributo sul fieno

– tributo per il legno

– tributo per le importazioni di merce

– tributo per l’attracco delle imbarcazioni

– tributo per le estrazioni del minerale prezioso

– tributo sul raccolto

Giustizia

Coloro che sono investiti dal Signore o dal Re, hanno diritto e dovere di amministrare la giustizia, se necessario. Soltanto a coloro che si fregiano del titolo di Giudice Inquisitore è inoltre concesso il diritto di sottoporre a giudizio i nobili, sempre però dinnanzi al tribunale inquisitorio e al Re. Ogni Giudice, Signore o Inquisitore può commutare la pena di morte in schiavitù per un tempo commisurato alla pena. I Chierici Inquisitori della Triade dei Cacciatori possono amministrare la giustizia nel qual caso non vi siano autorità preposte che possano farlo sul luogo.


Crimini contro i Culti

Profanazione

La profanazione dei sepolcri è punita con pene da un anno di reclusione alla condanna a morte per impiccagione se proprietà nobile. Violare luoghi consacrati significa offendere le Divinità stesse. A nessuno è concesso varcare la soglia di un tempio o luogo consacrato con animo peccaminoso. Le virtù saranno pesate e chi non verrà trovato giusto, sarà allontanato. Ogni profanazione verrà giudicata e punita nei modi e nei tempi che il tribunale inquisitorio o la legge civile concedono.

Bestemmia

Bestemmiare le Divinità protettrici, comporta 50 fustigate nella pubblica piazza, se recidivo, le fustigate aumentano di 10 ad ogni violazione riconosciuta. Se anche colpevole di eretismo, il colpevole verrà giudicato secondo dal tribunale inquisitorio.

Infamia

Il tradimento della Fede è un atto sacrilego ed imperdonabile. Tradire ogni precetto o giuramento posto da un Adepto della fedi, marchia il colpevole d’infamia. Ogni Ordine applica le proprie decisioni che vanno dal marchiare l’individuo colpevole fino alla prigionia a vita. Infame è anche un comportamento di palese vigliaccheria e tradimento per il proprio tornaconto da parte di chi osserva le leggi della cavalleria o un giuramento d’onore. Le pene sono liberamente decise dal giudice civile.

Necromanzia

Il tribunale inquisitorio decreta che, se vi sono prove, inconfutabili, di un attività di necromanzia, solo la recessione da quegli atti, concederà la carcerazione a vita. Al contrario si procederà con la messa a morte per decapitazione o per altro mezzo necessario alla distruzione del colpevole. Ogni sua creatura verrà distrutta immediatamente, il suo domicilio raso al suolo e purificato e non vi sarà pace finché ogni collaboratore e conoscente non sia passato sotto il tribunale stesso. Se riconosciuti innocenti ed inconsapevoli, gli indagati verranno liberati immediatamente. I colpevoli saranno perseguitati con pari determinazione del necromante.

Risveglio dei defunti

L’evocazione di entità non morte comporta l’immediata distruzione dell’evocatore e delle sue creature. Non è possibile riesumare i corpi dei morti, ottenere nulla da loro o dai loro corpi. Tutto ciò che è senza vita eppure tra i viventi è un’offesa alle Divinità immortali. La resurrezione è volontà univoca degli Divinità.


Crimini contro la Società

L’assassinio

L’assassinio è punito con cinque anni di reclusione e se recidivo l’impiccagione salvo attenuanti. Non sono ammesse le vendette private, chi le esegue è Punito con la reclusione a cinque anni o ai lavori forzati, se committente di un assassinio sarà condannato come se l’avesse fatto egli stesso. Gli Esecutori vengono puniti come assassini con cinque anni di prigione, se recidivi la decapitazione. L’assassinio di un cavaliere o di un giudice è punito con l’impiccagione salvo attenuanti. L’assassinio di un soldato del Re è punito con la carcerazione a vita salvo attenuanti.

Il furto

Se il ladro viene preso, c’è la fustigazione e la berlina per cinque giorni. Se recidivo la carcerazione fino a cinque anni. Il furto nei templi è punito con la carcerazione a vita. La caccia di frodo (considerata un furto) da cinque anni a dieci anni di lavori forzati. Se recidivo l’impiccagione.

Appropriazione indebita

L’acquisizione di terreni, case e quant’altro non avendone le possibilità economiche per acquistarle, comporta 5 anni di lavori forzati.

Pirateria

Si assomma ai casi di omicidio e furto, la punizione per pirateria è sempre una condanna a morte.

Ricatto

Il ricatto, economico, morale o posto con minaccia di morte è punito con la fustigazione in pubblico di 20 frustate per 30 giorni. Se recidivo 5 anni di carcere e lavori forzati. In caso vi siano assommati altri crimini, la pena è la morte.

Spergiuro

Dichiarare il falso, comporta la fustigazione pubblica di 20 frustate. Se recidivo 10 in più ogni volta che sia stato provato. Se la testimonianza falsa portasse ad una condanna falsa, il falso testimone sarà perseguitato in ugual misura del condannato. Mentire a danno di un culto comporta la carcerazione e 2 anni di lavori forzati. Mentire per condannare un esponente di un ordine religioso, comporta la morte. La menzogna è un crimine contro le Divinità ed è un’offesa verso la comunità dei fedeli, per tale ragione questo crimine può essere amministrato anche dal Tribunale Inquisitorio. Il Tribunale Civile e quello Inquisitorio hanno libertà di perdono se il colpevole ha dimostrato pentimento e non vi sia stata morte ingiusta a causa delle menzogne dell’imputato.

Violazione di luogo

Porsi in un luogo privato senza autorizzazione è perseguibile con una notte in carcere. Se a fini criminali, come il Furto, si assommano le pene di rito.

Lordura

E’ assoluto dovere del popolo tenere alla pulizia delle strade, di sgomberarli da residui di ogni genere, le pene sono sia economiche che corporali. Contaminare riserve d’acqua, cibo e quanto altro danneggi il benessere della comunità, saranno puniti in base alle conseguenze. La diffusione di malattie che comporti la morte di persone o la loro inabilità, viene a sua volta punita con la morte.

Oppressione

Chi procura mutilazioni deve pagare una multa per il danneggiato pari alla gravità del danno apportato. Se recidivo verrà condannato ai lavori forzati per cinque anni dopo trenta giorni di berlina. La violenza sulle donne è punita con la carcerazione fino a 10 anni, se recidivo con i lavori forzati per tre anni. Se la donna consegue danno permanente o la morte verrà punito con l’impiccagione. La sperimentazione alchemica sugli uomini, anche se consenziente, è punibile con la carcerazione per dieci anni, se causa morte o una mutazione od altro danneggiamento, la pena è la morte per decapitazione. La coercizione, il ricatto, l’usura, lo spaccio e la produzione di stupefacenti, lo spaccio e la produzione dei veleni sono attività illecite. La punizione è da trenta giorni a cinque anni di carcere, se queste attività portano alla privazione di generi e di benessere o alla morte degli interessati, viene considerato l’aggravante dei reati fino al carcere a vita. Il sequestro dei beni di chi commette questi atti è immediato e posto sotto la custodia del signore locale o chi egli delegherà per la distribuzione del mal tolto. La tratta di umani intesa come schiavitù è un crimine, colui che si macchierà di tale reato sarà punito con 30 giorni di berlina e 5 anni di reclusione, se recidivo la carcerazione a vita. La schiavitù per debito è ammessa e viene certificata dalla decisione di un uomo di giustizia.

Danneggiamento della proprietà altrui

La distruzione immotivata o per futili motivi di proprietà altrui è punita sia in modo economico che con la fustigazione pubblica. La distruzione di proprietà privata può essere punita altresì da un anno di lavori forzati, se di proprietà del signore del luogo o del Re, con la morte per impiccagione.

Tradimento coniugale

L’adulterio è punibile con la reclusione a discrezione del signore del luogo, anche se recidivo. L’omicidio per cause d’adulterio è punibile con i lavori forzati, se finalizzati all’appropriazione di beni, con la morte per decapitazione.

Sfruttamento Minorile

Lo sfruttamento di minori per attività illecite è una pesante aggravante per ogni reato.

Magia e poteri

La Magia del Vuoto, dell’Ombra e della Necromanzia sono vietate e i suoi fruitori sono punibili con il rogo. Chiunque entri in contatto con tali individui ha il dovere e il diritto di eliminarli nel modo che preferiscono e consegnare poi il corpo alle autorità di competenza o avvisare chi di dovere affinché prenda provvedimenti. Se invece un mago viene trovato con incantesimi di queste scuole iscritte nel suo Grimorio o visto ad usare tali poteri verrà arrestato e giudicato da un tribunale inquisitorio composto da un esperto mago, un chierico di Katosh, un chierico di Wirth e un giudice o il signore locale stesso, se colpevole verrà condannato a morte. Per tutti i maghi non affiliati a tali poteri, se con i loro incantesimi dovessero portare mutilazioni, morte, danni o dovesse usarle per compiere attività criminali, sarà giudicato secondo le leggi civili e punito. Inquisitori e chierici di Wirth e Katosh possono fungere da giudici in mancanza di giudici civili.