“Alcuni affidano la propria sorte alla spada, altri alla magia ed altri ancora agli Dèi. E forse ripongono bene la loro fiducia. Ma c’è un solo potere in grado di acquistare i servigi della spada, di sovvenzionare gli studi arcani e di pagare la pietra su cui si ergono i grandi templi: il denaro. È questo il vero potere”

Estratto delle Memorie di Rodrigo Rosaspina

Il passato

Durante la Lunga Guerra, il Regno del Belinar fu un fedele alleato dell’Impero nello scontro contro il Regno di Balivia, finanziando la campagna militare con ingenti somme di denaro. La dinastia reale beloniana, i Bradamante, miravano alla vittoria dell’Impero affinché potessero spartirsi i territori baliviani una volta che il nemico fosse capitolato. I numerosi successi sul campo di battaglia fecero presagire una imminente vittoria, convincendo sempre più i Bradamante del proprio fruttuoso investimento. Accadde però l’impensabile, quando l’Imperatore sollevò dal proprio incarico tutti i suoi consiglieri e decretò la fine delle ostilità con il Regno di Balivia, per poi essere assassinato dagli stessi uomini che avevano favorito il suo ritorno al comando dell’Impero. In breve tempo, l’Impero perse la propria egemonia sulle terre occidentali di Andor ed il Regno del Belinar, invece di godere dei frutti dei propri investimenti, si ritrovò con un immane perdita nelle casse reali. La dinastia reale dei Bradamante era ormai incapace di far fronte alle molte spese che un dominio tanto vasto richiedeva. Ebbe inizio un periodo di profonda crisi che portò il Regno quasi al collasso, fu allora che giunse un aiuto necessario quanto insperato. La famiglia nobile dei Rosaspina, ricchi ed influenti mercanti, propose ai Bradamante di prendersi carico delle necessità finanziarie del Regno, in cambio di convenienti privilegi commerciali su tutto il territorio beloniano. Sebbene i Bradamante sapessero bene quale fosse la fama dei Rosaspina, le cui ricchezze non furono sempre accumulate in maniera onesta, fu costretto ad accettare l’accordo per evitare il crollo del suo Regno. I Rosaspina mantennero la parola data, fornendo il denaro necessario per sorreggere il Regno del Belinar, divenendo in questo modo la forza portante di tutto il territorio. Con il tempo il loro potere d’influenza superò perfino quello della dinastia reale, ormai ridotta a mera presenza simbolica, la quale conferì ai Rosaspina il titolo di Protettori del Belinar.

Il presente

Il Protettorato del Belinar è una fiorente nazione, punto nevralgico degli scambi commerciali di tutta Andor. La famiglia Rosaspina ha favorito lo sviluppo di nuove tecniche e mestieri, alimentando il diffondersi di botteghe e sfarzosi mercati, i quali offrono merci di impareggiabile fattura e materie prime di ogni sorta. Le colonne portanti di questa terra sono il denaro ed il libero commercio, chiunque può aprire una propria bottega, entrare a far parte del grande ingranaggio del commercio, coltivare il proprio personale sogno di ricchezza e prestigio. Questa prolifica terra ospita i migliori artigiani ed artefici di tutta Andor, in molti giungono qui per divenire apprendisti dei grandi maestri beloniani. Dal Belinar parte una fitta rete di scambi ed approvvigionamenti che rifornisce la gran parte dei mercati delle terre occidentali di Andor, attraverso vie carovaniere che si muovono sia per terra che per mare. Dalle più umili botteghe Bramosiane ai gloriosi mercati Vesterliani, i Rosaspina sono il perno che permette a questa grande ruota di girare. Essi ricoprono il ruolo di autorevoli garanti di un così ampio mercato ed il marchio della rosa spinata simboleggia pregevolezza e affidabilità. Rispettando le loro leggi commerciali e devolvendo loro una parte degli introiti, le merci possono essere vendute e trasportate in ogni dove su Andor. Al contempo, venir meno agli accordi presi o danneggiare gli affari che si fregiano della rosa spinata, significa essere estromessi a vita da ogni sorta di rapporto commerciale che vede il Belinar farne parte.

Nomi

Gli abitanti del Protettorato del Belinar si chiamano Beloniani ed hanno generalmente nomi e cognomi prevalentemente “italici”, ad esempio Ismaele Gorlomi, Bernardo Livori, Roberto Zaffiri.

Città Principali

Mamerzia

La città di Mamerzia è la Capitale della regione, da qui la Famiglia Protettrice dei Rosaspina controlla la più vasta rete di commerci che Andor abbia mai visto. Le botteghe di Mamerzia offrono lavori pregiatissimi e le conoscenze dei loro maestri sono rinomate in tutta la Andor occidentale, portando molti giovani artefici in questa città nella speranza di essere ammessi come apprendisti e scoprire i segreti degli antichi mestieri quanto le più innovative tecniche di manifattura. In cima alla città vi è la Reggia di Montevento, dimora della famiglia reale dei Bradamante, il cui potere è ormai ridotto ad una mera presenza simbolica.

Sestia

Nella città di Sestia vi è il porto marittimo più importante di tutta la Andor occidentale. Le principali carovane commerciali che si muovono per mare hanno come punto di partenza e d’approdo il Porto di Sestia, una tappa pressocché inevitabile se si vuole commerciare per mare con il benestare dei Rosaspina. Tanto che tra i mercanti si è diffuso il detto “se della rosa spinata ti vuoi fregiare, per il Porto di Sestia dovrai passare”. Un andirivieni così variopinto porta ogni genere di merce o prodotto in questa città, le sue vie brulicano di mercanti e bottegai di ogni sorta e non v’è affare o desiderio che qui non possa essere soddisfatto, al giusto prezzo.