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Lo Spirito delle Tempeste rappresenta le forze devastatrici della natura, esso è l’essenza della tormenta di neve che investe con furia le cime dei monti, è il fulmine che squarcia il cielo, gli alberi è la furia dell’animale che si lancia in un ferale attacco. Possiamo definirlo il più combattivo tra gli spiriti, tanto che è molto venerato nelle caste guerriere delle società meno civilizzate. La furia è figlia dello Spirito delle Tempeste e ad esso i guerrieri si rivolgono per avere la rapidità del vento e la prontezza nel colpire del fulmine. I suoi sciamani sono estremamente caotici, dovendo rappresentare la furia degli elementi essi hanno carattere mutevole come il tempo atmosferico, rapidi nel placarsi quanto rapidi nell’esplodere nella furia più incontenibile. Essi manipolano le forze distruttive della natura e le usano per preservarne l’equilibrio, ma a differenza degli sciamani del grande spirito, sono più propensi ad avere ragione sui loro nemici distruggendoli. Questo non vuol dire che siano comunque dei folli invasati, nelle comunità in cui vivono sono ben considerati e vengono consultati per i loro consigli, di certo sono molto avventati nelle loro decisioni, ma solo quando sono realmente fiduciosi del fatto che le loro capacità potranno essere decisive. Agiscono anche come guardiani dei loro villaggi, la natura potrebbe essere beffarda e distruttiva, essi prevedono la venuta di cataclismi naturali o tentano di evitarli con riti e danze propiziatorie, si impegnano altresì, dunque, a preservare la vita degli abitanti del loro villaggio e chiunque sia loro caro. La loro arma ancestrale è l’ascia, sia ad una mano che a due mani, è rappresentativa della forza e della furia distruttrice dello Spirito delle tempeste che annienta l’albero con la folgore.

Essi vestono in maniera grezza e semplice, molto spesso non vengono riconosciuti tra i guerrieri della loro tribù, di solito indossano copricapi adornati di piume di volatile e portano artigli legati a collane, si pitturano il volto con il rosso, per ricordare che sangue scorrerà se verranno offesi o se la natura fosse in pericolo. La loro arma ancestrale è l’ascia, sia ad una mano che a due mani, è rappresentativa della forza e della furia distruttrice dello Spirito delle tempeste che annienta l’albero con la folgore.