Bonus Razziali

  • +1 Punto ferita aggiuntivo alla creazione del personaggio

Psicologia

Le tribù degli orchi, saccheggiando e depredando i villaggi umani, sono solite compiere grandi atrocità e tal volta non disdegnano di fare loro alcune donne umane. Queste azioni hanno dato alla luce la stirpe dei mezz’orchi, frutto dell’incrocio tra la razza umana e quella orchesca. Il mezz’orco non ha una psicologia ben definita, per via delle diverse culture nelle quali può crescere. Ci sono però alcuni tratti comuni in questa razza. I mezz’orchi sono spesso ostinati, testardi, fin dai primi anni di età subiscono angherie e soprusi ai quali hanno imparato a reagire con forza e ostinazione. Quando un mezz’orco si mette in testa qualcosa o si pone un obiettivo, è cosa ardua che qualcosa possa distoglierlo dalla propria strada. Questa razza è inoltre molto diffidente verso il suo prossimo. Un mezz’orco, che sia cresciuto tra gli umani o tra gli orchi, ha imparato a cavarsela da solo poiché nessuno era lì pronto ad aiutarlo. E’ abituato quindi a diffidare dei gesti di cortesia e di carità degli altri, preferendo rapportarsi con coloro che utilizzano i suoi stessi modi rudi e schietti. Un’ altra caratteristica dei mezz’orchi è l’audacia. Dovendo crescere dimostrando sempre il proprio valore, i mezzosangue sono abituati a gettarsi in qualsiasi genere di sfida, vedendola come un occasione per mostrare nuovamente agli altri e a sé stessi di cosa sono capaci. Difficilmente si tireranno indietro di fronte ad una prova, per quanto questa possa essere considerata pericolosa. I mezz’orchi non sono però stupidi come i loro parenti più brutali, sapendo riconoscere quando una situazione vira completamente a proprio svantaggio. Non si getteranno quindi a capofitto in una battaglia pur sapendo di andare incontro alla morte.

Cultura nelle città umane

In molte comunità umane non viene percepita la differenza tra un orco e un mezzosangue, vengono considerati il frutto di violenza e perversione e per questo disprezzati ed isolati dalla vita della comunità. Spesso gli viene affibbiato il nome di “bastardi delle montagne”, per ricordargli in eterno le loro origini orchesce. Le donne ingravidate da un orco spesso vengono disprezzate e isolate nel loro villaggio, poiché considerate violate e marchiate a vita. L’odio subito le può costringere all’abbandono del piccolo una volta nato, talvolta in un bosco, condannandolo a morte, altre volte dinnanzi alle porte di un Monastero di Adanos, sperando per lui in un futuro migliore. La vita per un mezz’orco, la cui madre ha deciso di tenerlo con sé e farlo crescere nella comunità umana di origine, è piena di ostacoli. Egli subisce il continuo disprezzo degli altri umani, i quali non lo riconoscono come un vero membro della loro società. Ciò nonostante il mezz’orco ha l’irruenza e la forza del sangue orchesco nelle proprie vene, e mai si lascia scoraggiare da questo clima di odio nei suoi confronti. Bensì attinge a tutte le sue forze per poter dimostrare a sé stesso e agli altri di poter trovare un posto nella società civilizzata nella quale è cresciuto. Anche nel migliore dei casi, i mezzosangue non sono esattamente accettati e tendono a essere apprezzati esclusivamente per le loro capacità fisiche, riuscendo ad ottenere ruoli di rilievo come combattenti o importanti ingaggi come mercenari. Riescono a sorprendere gli individui intorno a loro con grandi gesta e un’inaspettata saggezza, sebbene a volte sia semplicemente più facile spaccare qualche cranio per dimostrare il proprio valore. In casi più rari, il mezz’orco prende molto a cuore il desiderio di farsi accettare dalla comunità umana nella quale è cresciuto, cercando di avvicinarsi il più possibile alla loro cultura e lasciando alle spalle le sue origini orchesche.

Cultura nelle tribù orchesche

Le tribù orchesche più sviluppate, durante le loro razzie, affidano ad alcuni orchi il compito di scegliere le donne più forti e robuste. Queste sventurate vengono rapite e portate nel villaggio orchesco per poter dare alla luce i mezzosangue, i quali vengono visti come delle risorse utili dai capi tribù più illuminati. I giovani mezz’orchi, crescendo nella tribù, sono continuamente messi alla prova per dimostrare di meritare il sangue Urkhan che scorre nelle loro vene. Alcune tribù sono solite compiere un rito di passaggio: l’ “Urkhan Pashk”, che in lingua Tarlshok sta a significare “il passo dell’Orco”. Durante questo rito il mezz’orco deve superare una prova scelta dal capo tribù. A volte può essere una prova di forza come una lotta all’ultimo sangue, altre volte il compimento di una razzia; fino alle tribù più feroci dove la madre del mezzo sangue viene tenuta in vita fino al giorno del rito, nel quale al giovane figlio viene chiesto di mettere fine alla vita della madre, come gesto di disprezzo e rifiuto verso la propria parte umana. I mezzosangue che superano la prova entrano a far parte della tribù a tutti gli effetti. I mezzorchi cresciuti all’interno delle tribù orchesche appaiono molto simili ai comuni orchi, affilano le loro zanne per sembrare più minacciosi e spesso si ricoprono di pitture di guerra. Vengono spesso sfruttati per la loro intelligenza e impiegati come avanguardie e scout della tribù. Il destino di quei mezz’orchi che non riescono a superare il rito di passaggio è ben diverso. In alcuni casi vengono semplicemente uccisi, in altri invece i mezzosangue vengono marchiati a fuoco e gli viene affidato il nome di “Vish Kal”, i reietti. Questi mezz’orchi vengono esiliati dalla tribù di origine e costretti a non farvi mai più ritorno, pena la morte. Il marchio li identificherà sempre come dei rinnegati per tutte le tribù orchesche, come anche le altre razze di Andor, vedendolo, sapranno che quel mezz’orco è cresciuto e vissuto tra gli orchi e per questo diffideranno di lui.

Comunità mezz’orche

Di rado, le città umane, soprattutto in Balivia, consentono ai mezzorchi un’esistenza quasi normale, permettendo loro perfino di sviluppare piccole comunità tutte loro in quartieri appositi. Tali comunità spesso gravitano attorno ai distretti più infimi, oppure a organizzazioni militari o mercenarie, dove la loro forza bruta è apprezzata e il loro aspetto ignorato. Alle volte questi quartieri sono dei veri e propri ghetti nei quali i mezz’orchi possano essere meglio controllati dalle autorità cittadine e tenuti distanti dalle zone più rinomate della città. Tuttavia, si tratta di uno dei luoghi migliori per i giovani mezzorchi dove crescere senza pregiudizi, stando tra i loro simili mezzosangue, e queste piccole comunità sono quasi l’unico posto dove i mezzorchi riescono ad avere una vita coniugale normale.

Mentre per quello che riguarda le città imperiali, i mezz’orchi sono molto più rari e sono vittima di forte discriminazione a causa dell’apparato politico imperiale, che non li riconosce come individui degni di vivere in una società civile.

Caratteristiche fisiche

I Mezzorchi sono solitamente poco più alti di un umano e di corporatura robusta, con denti e zanne prominenti, anche se meno grandi di quelli orcheschi. La loro forza fisica è superiore a quella di un comune umano ma comunque inferiore a quella di un orco puro sangue. La loro pelle è più spessa di quella umana, capacità che li rende ottimi combattenti soprattutto nelle prime linee. La carnagione è di un colorito che può variare da un verde acceso fino ad un colore grigiastro più spento, tonalità nere non sono però rare. I capelli spesso vengono tagliati o raccolti in trecce a stretto contatto con la testa, questo per evitare che i capelli troppo lunghi possano essere d’intralcio in battaglia. Questa pratica è utilizzata spesso dai mezz’orchi più civilizzati, talvolta anche dai più selvaggi comprendendone l’utilità. I mezz’orchi che invece seguono le orme delle loro tribù d’origine son soliti lasciar crescere i capelli senza preoccuparsene. L’età media di un mezz’orco può variare per via del suo sangue misto, alle volte raggiungono l’età degli umani più longevi mentre altre si avvicinano all’età orchesca raggiungendo anche i 200 anni.

Rappresentazione

Per rappresentare un mezz’orco è NECESSARIO l’uso di una maschera. Questa può essere sia completa, che copra quindi volto e testa, oppure una “half mask”, che copra quindi solo il volto e lasci scoperta la bocca. Inoltre bisogna uniformare il colore delle zone di pelle scoperta a quello della maschera con del cerone. E’ consigliato, qualora fosse possibile, l’uso di protesi per simulare delle zanne. NON saranno accettati Pg mezz’orchi che faranno uso solo di cerone.